AGRICOLTURA MODERNA
DIGITALIZZAZIONE
Uno dei settori più importanti ed antichi per l’uomo è “l’agricoltura”, fonte principale di sostentamento presente in ogni parte del pianeta. Dati i problemi legati all’aumento della popolazione terrestre ed ai cambiamenti climatici, occorre un consumo più razionale delle risorse a disposizione. Questo può essere possibile grazie all’introduzione di nuove tecnologie in ambito agricolo, quali strumenti di supporto alle decisioni, strumenti di precisione, app, dati satellitari e sensori in campo. Strumenti per cercare di salvaguardare l’ambiente, garantendo una migliore gestione, maggiore resa e sostenibilità delle coltivazioni oltre a qualità produttiva. Anche se questi strumenti sono purtroppo ancora poco utilizzati dagli agricoltori e bisognerebbe incentivarne l’utilizzo se si vogliono realmente notare dei cambiamenti.
NUOVE PRATICHE (Idroponica e Acquaponica)
Un’attività che si sta molto sviluppando è la coltura “idroponica”. Quest’ultima fa crescere le piante in un contesto controllato e protetto, riducendo le variazioni e i rischi. Inoltre permette un miglior controllo di tutto il processo, dal substrato, alla temperatura, alle illuminazioni, ai nutrienti etc. “L’acquaponica”, invece, associa la coltivazione idroponica all’allevamento di selezionate specie di pesci, le cui deiezioni forniscono, dopo una trasformazione batterica, il nutrimento alle coltivazioni. In questo modo non occorre usare concimi, e l’acqua può essere riciclata con un consumo finale molto limitato. Il suo successo tecnico e quello economico dipendono in modo decisivo dalla digitalizzazione dell’intero processo.
AREE URBANE
L’interesse per gli sviluppi di idroponica ed acquaponica è presente non solo in ambito agricolo, ma anche nelle politiche generali ed in particolare nelle politiche sull’uso del territorio da parte anche dei pianificatori e degli urbanisti. Gli impianti di acquaponica possono infatti essere ospitati da strutture edilizie che sono disponibili nelle città. Si parla, in questo caso di “agricoltura verticale” o “agricoltura urbana”, della quale si propongono due effetti positivi: l’avvicinamento tra produzione e consumo (sostenibilità) e la capacità di riciclare aree e stabilimenti che sono ormai privi della destinazione produttiva originaria e necessitano di nuove possibili utilizzazioni (riuso urbano).